Produzione getti non ferrosi

La produzione mondiale di getti sfiora i 113 milioni di tonnellate nel 2018

italpres, che da oltre 70anni opera nel settore della progettazione, costruzione stampi e pressofusione di leghe di alluminio e zinco, è sempre attenta ai numeri del mercato di riferimento. Nel 2018 la produzione mondiale di getti (ferrosi e non ferrosi) ha raggiunto un volume pari a 112.7 milioni di tonnellate, segnando un tasso tendenziale di crescita del +2.6% rispetto all’anno precedente che, in termini assoluti, rappresenta un incremento di circa 2.9 milioni di tonnellate.

Secondo i risultati del Census of World Casting Production pubblicati lo scorso dicembre dalla rivista Modern Casting, il contributo più importante alla crescita è arrivato dal comparto dei getti ferrosi che, grazie a una crescita annua del + 2.7%, ha fatto registrare una produzione pari a 90.044 milioni di tonnellate.

 

I numeri delle fonderie di metalli non ferrosi

La produzione dei getti non ferrosi nel 2018 si è mantenuta sostanzialmente stabile sui livelli del precedente anno con un volume di 22.247 tonnellate (+0.2%). La produzione complessiva di getti di ghisa si è attestata su 78.3 milioni di tonnellate (+2.6%), sostenuta principalmente dalla ghisa duttile (sferoidale e malleabile: +5.7% a quota 28.9 milioni di tonnellate) e in minor misura da quella grigia (+0,8% a 49.4milioni di tonnellate). Il contributo dei getti di acciaio alla crescita è stato +3.8% per un volume pari a 11.7 milioni di tonnellate. L’ output dei getti di alluminio ha chiuso il 2018 con un tasso negativo (-1.1%) e 18.8 milioni di tonnellate; la produzione di getti di rame (2 milioni di tonnellate) ha avuto un rimbalzo pari a circa l’11%; la produzione dei getti di zinco ha ottenuto un modesto incremento pari a +1.7% e un volume pari a 678.000 tonnellate.

Dei 28 Paesi che hanno partecipato all’indagine negli ultimi due anni, 19 hanno rilevato un’espansione produttiva rispetto al 2017. Complessivamente i primi 10 produttori nel 2018 hanno realizzato l’86% dell’output mondiale di getti. La classifica dei top 10 relativa al 2018 è rimasta invariata rispetto al 2017, con l’eccezione del Brasile, che ha sopravanzato l’Italia al 9° posto. La produzione della Cina, che pure si conferma di gran lunga il maggior produttore al mondo con un volume complessivo di getti di 4.3 milioni di tonnellate (il 44% della produzione mondiale), nel 2018 ha avuto una battuta d’arresto. L’ India ha mantenuto il secondo posto con 13.4, milioni di tonnellate e una crescita robusta, superiore all’11%; con lo stesso tasso di incremento, gli Stati Uniti mantengono la terza posizione (10.8 milioni di tonnellate). Seguono al 4° posto il Giappone (5.6 milioni di tonnellate); al 5° la Germania (5.4 milioni di tonnellate); al 6° la Russia (4.2 milioni di tonnellate); al 7° il Messico (2.9 milioni di tonnellate); all’8° la Corea (2.5 milioni di tonnellate); al 9° il Brasile (2.3 milioni di tonnellate); al 10° l’Italia (2.3 milioni di tonnellate). In riferimento alla numerosità di fonderie attive nel mondo, l’indagine censisce 45.954 unità produttiva rappresentate principalmente dalle fonderie di ghisa, alluminio e acciaio.

Sotto il profilo della produttività media per impresa, espressa come rapporto tra i volumi realizzati tra i singoli Paesi e il relativo numero di fonderie attiva, la Germania si è confermata leader mondiale con 10.309 tonnellate per impianto, seguono gli Stati Uniti con 5.5559 tonnellate per impianto, la Russia e il Messico sopra le 3.600 tonnellate. Il resto della classifica rileva una produttività media per impianto intorno alle 2.000 tonnellate. In fondo alla classifica figura la Cina, con appena 1.898 tonnellate.

Ma a caratterizzare un’azienda ci sono anche una serie di servizi che non possono essere dati per scontati. Lo sa bene l’azienda di Lumezzane (provincia di Brescia) che da sempre punta su una mentalità flessibile e l’apporto di personale competente per poter accogliere nel tempo le innovazioni tecnologiche del settore.

 

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Grazie ai vari reparti produttivi interni, italpres si pone come unico referente per il cliente. Un vantaggio relazionale notevole che agevola la comunicazione evitando malintesi fra clienti e fornitori, ma assicura anche che tutti i dati sensibili siano trattati con la massima riservatezza.

 

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Fonte: In Fonderia - febbraio 2020